- Passo del San Gottardo -
Totale passi scalati: 295


Il Passo del San Gotttardo ( in Inglese Saint Gotthard, francese Saint-Gothard, tedesco Sankt Gotthard ) è un elevato valico alpino svizzero che mette in comunicazione Airolo nel Canton Ticino e Andermatt nel cantone Uri; in senso lato costituisce un collegamento tra la parte settentrionale della Svizzera, di lingua tedesca, e la parte italiana della confederazione, aprendosi sulla strada che porta a Milano. Sebbene la via fosse conosciuta sin dalla più remota antichità, iniziò ad essere praticata solo dal XIII secolo. Il principale ostacolo lungo il percorso era costituito dalla Schöllenen Gorge, una stretta ed impervia gola scavata dal fiume Reuss sopra Andermatt, solitamente travolta dalle nevi sino nella bella stagione inoltrata. Secondo le tradizioni orali dei paesi limitrofi, questo punto cruciale causava diversi decessi ogni anno, nel tentativo di raggiungere la sommità del San Gottardo. Il ponte che venne edificato sul Reuss venne denominato "Ponte del Diavolo" in quanto, narrano le leggende, pare essere stato costruito dal Demonio in persona! Il viadotto aprì la possibilità di seguire il corso del Reuss sino alle sue sorgenti e di salire sul colle sovrastante; esattamente sullo spartiacque continentale tra il Reno che scorre verso il Mare del Nord e il Po che si tuffa nel Mediterraneo. Il passo vide effettuarsi solo spostamenti a piedi o tramite animali da soma sino al 1775, quando la prima carrozza riuscì a compiere il percorso su di una strada notevolmente migliorata. Già dal 1236 il valico fu dedicato al bavarese San Gottardo di Hildersheim. Nel 1882 venne inaugurato un tunnel ferroviario lungo 15km che passa al di sotto del massiccio, per la realizzazione del quale si sacrificarono 177 vite degli operai impiegati nell'opera; nel 1980 venne aperta un'altra galleria, questa volta stradale, lunga 17km al costo, anch'esso impressionante di 53 morti. Al momento è in costruzione un secondo tunnel ferroviario, la "Galleria di Base del San Gottardo": quando sarà ultimata diverrà la galleria più lunga del mondo e misurerà 57km. Quest'ultimo tunnel in combinazione con altri due, più corti, nei pressi di Zurigo e Lugano ridurrà di un'ora il tempo impiegato per percorrere il tratto Milano-Zurigo (attualmente 3h e 40min). STORIA In epoca Romana, pur essendo il percorso attraverso il San Gottardo il più breve per superare le Alpi, furono altre le vie preferite per muoversi verso nord dalla Lombardia. I valichi del Settimo e del Lucomagno erano molto più adatti al trasporto di merci soprattutto in quanto dotate di una strada carrabile, mentre il Gottardo poteva essere superato solo a piedi o con animali da soma; considerando che un mulo poteva trasportare circa un terzo della merce di un carro risulta chiaro come il Settimo e Lucomagno potessero essere preferiti nonostante costringessero i passanti a percorrere una lunghezza quasi doppia. Inoltre la via del Gottardo presentava degli ostacoli notevoli sia sul versante italiano, in Leventina, che su quello svizzero con la già citata gola di Schöllenen. Nel XII sec. i Walser valicando il Passo della Furka giunsero in vall'Orsera, una piccola vallata a monte dell'impervia gola e con le loro tecniche, avanzatissime per il tempo, edificarono il Ponte del Diavolo sul Reuss, nonché una passerella di una sessantina di metri sospesa sulla viva roccia che apriva l'accesso al ponte. Con queste realizzazioni il passo assunse un'importanza europea e divenne determinante per le popolazioni dei due versanti. A metà del XIII sec. il passo compare nel Annales Stradenses, una sorta di guida per i pellegrini che dal nord Europa intendono raggiungere Roma ed in quegli anni, più precisamente nel 1230, vengono edificati una cappella dedicata a San Gottardo ed un ospizio: il quarto. A questo punto il valico era dotato di un'adeguata rete di assistenza ai viandanti. Le vallate a meridione avevano ottenuto la totale libertà dai signori locali, sancita dal Patto di Torre del 1182: le comunità di Blenio e Leventina si allearono ed ammisero come unica autorità quella della Chiesa. Le comunità a nord del passo, invece, riuscirono ad ottenere la libertà dai vincoli con gli Asburgo, ponendosi sotto la diretta giurisdizione imperiale, grazie al denaro ricavato dai traffici lungo il Gottardo. In questa situazione le popolazioni locali detenevano l'effettivo controllo sul valico; ciò costituiva una grande fonte di ricchezza, ma anche un notevole dispendio di risorse per mantenere agibile la strada in tutte le stagioni. A nord si andò formando la Lega Svizzera che dal 1439 al 1803 riuscì a dominare anche la Leventina, sotto controllo del cantone Uri, e quindi del lato italiano del Gottardo. In quel tempo il colle era denominato La via delle genti delineando bene quale fosse la sua funzione: un percorso molto comodo per le persone, ma non per le merci. Secondo dei dati giunti ai giorni nostri e che coprono il periodo tra il 1498 ed il 1502 transitavano sul San Gottardo 170 tonnellate di merci annue, mentre attraverso il Brennero si era già a 4500t. Nel 1708 si ebbe un sostanziale miglioramento allorché venne costruita una galleria di 60m presso la gole di Schöllenen che facilitava di molto l'accesso al ponte rispetto alla passerella costruita 500 anni prima. Nel 1775 venne documentato il primo transito di una carrozza, ma nei tratti più difficoltosi si dovette ancora smontare il mezzo e trasportarlo a dorso di mulo. Nel XIX sec avvenne il grande salto di qualità con la costruzione di una vera e propria carreggiata larga di almeno 5 metri lungo tutto il percorso e di un nuovo ponte alla Gola del Diavolo. Dopodiché avvennero le costruzioni dei tunnel: la galleria ferroviaria, lunga 15km, venne edificata tra il 1872 e il 1882; un secolo dopo, nel 1980, toccò alla galleria autostradale di 17 km ed oggi è in corso d'opera la realizzazione di una seconda galleria ferroviaria da ben 57km che dovrebbe essere pronta per il 2015.  

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