Valico (2759 m) delle Alpi Retiche, nell'omonimo Parco nazionale. Mette in comunicazione l'alto bacino dell'Adda (Valtellina) con quello dell'Adige (Val Venosta) ed è percorso da una strada costruita fra il 1820 e il 1825 dagli Austriaci. Tedesco Stilfser Joch. LA STORIA DEL PASSO DELLO STELVIO Per tanti secoli il Passo dello Stelvio è stato un importante punto strategico militare e uno dei collegamenti più brevi fra l'Austria e la Lombardia. Le prime tracce di un sentiero nella zona del Passo dello Stelvio si possono ricondurre all’età del bronzo (1700 – 1500 a.C.). Il governo austro-ungarico considerava il Passo dello Stelvio una base strategica importante, e appunto per questo nel 1812 commissionò il primo progetto della strada del Passo dello Stelvio. Nel 1818 fu realizzato un secondo progetto, che era stato autorizzato dall'imperatore Francesco Giuseppe I. Carlo Donegani di Brescia era stato scelto come ingegnere capo. In soli 5 anni, nel 1825, la strada del Passo dello Stelvio era completata. La lunghezza della strada da Spondigna fino a Bormio è di 49,42 chilometri. La prima parte della strada, da Spondigna fino al Passo dello Stelvio, è lunga 27,45 chilometri, ha 48 tornanti e supera un’altitudine di 1900 m. La seconda parte della strada, dal Passo fino a Bormio, ha 34 tornanti ed è lunga 21,97 chilometri che superano i 1500 m d'altitudine. (M.Thöni, "Geschichte einer Passstraße") La strada del Passo dello Stelvio era conosciuta, negli anni che seguivano la sua realizzazione, per la sua costruzione unica e per i suoi magnifici dintorni di ghiacciai e cime alpine. Nel 1876 è diventata famosa in seguito all'omicidio di Madeleine Tourville da parte del marito Hanry, sopra la Rocca Bianca. Un pastore fu testimone dell'omicidio e denunciò Henry alla polizia locale. Durante il processo si scoprì che Madeleine era la terza moglie uccisa da Henry per soldi. Tutti giornali d'Europa parlarono di questo processo, e di conseguenza il turismo nelle zone del Passo dello Stelvio si moltiplicò. I viaggiatori venivano d’estate e d'inverno. All'inizio la strada del Passo dello Stelvio era aperta anche d'inverno, grazie a uomini chiamati "Rotter" che tenevano la strada pulita con spazzanevi tirati da cavalli e pale. Oggi la strada ritrova importanza grazie alla rivalutazione del Parco Nazionale dello Stelvio. Dopo anni di trascuratezza la regione Alto Adige ha messo a disposizione una considerevole somma per il restauro e la ristrutturazione di una strada panoramica. Si spera che per i prossimi anni la regina delle strade alpine e le sue magnifiche montagne diano gioia e serenità ai visitatori. |
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