13-08-2002 (martedì)
Dopo il lungo giro di ieri decidiamo di visitare qualche massiccio
della Valle senza allontanarci troppo (si fa per dire...).
Si và a Cervinia a vedere il massiccio del Cervino.
La strada per andar su è un pò trafficata ma bellissima,
superiamo molte automobili e camper. Arrivati a Cervinia, svetta
alla nostra sinistra il Cervino, enorme e meraviglioso, coperto
di neve sulla cima. La piccola cittadina prettamente turistica,
sorge ai piedi del massiccio… sembra un posto piuttosto snob,
campi da golf e alberghi a 5 stelle da per tutto. Ci facciamo una
passeggiata per il centro di Cervinia, compriamo qualche cosa da
mangiare e ci dirigiamo per la famosa ormai, variante praticello
proprio ai bordi di uno splendido campo da golf. Li consumeremo
il nostro pranzo a base di pizza e birra.
Dopo una riposino prolungato sotto il sole risaliamo sulle nostre
moto.
Dopo un attento esame della cartina, ho trovato un colle da scalare,
il Col de Joux uno dei pochi colli valdostani.
Andiamo verso il colle passando per S. Vincent,
Massimo vorrebbe fare una puntatina al casinò, ma lo trasciniamo
via a forza...
Il Col de Joux si snoda attraverso una stradina pittoresca immersa
in un bosco e molto piegosa. In vetta c'è un bella foresta
di conifere piena zeppa di gente che fa pic-nic. Scendiamo sulla
statale, ultima tappa la Val di Gressonay, alle pendici del Monte
Rosa.
La valle è stupenda e sale quasi in parallelo con il torrente
Lys.
Qui sono molto evidenti i danni provocati dalle ultime alluvioni,
il Lys che ora sembra un piccolo fiumicello innocente, ha lasciato
le tracce della sua esondazione, case portate via, detriti, ponti
divelti, strade riasfaltate da poco.
Alla fine della valle ci troviamo ai piedi del Monte Rosa
e solo ora capisco perché si chiama così, per tutta
la valle siamo circondati da massicci con un effetto di luci e colori
sempre tendendi al rosa. Si arriva alle partenze delle funivie che
portano in vetta al Rosa ma data l'ora ed i prezzi non proprio modici,
rinunciamo a salire. Optiamo tutti questa volta per la variante
sdraio, ci accampiamo nel giardino di un bar che serve un ottima
birra alla spina.
Il ritorno ad Aosta avviene percorrendo l'autostrada. Decidiamo
di farci una bella sparata con i tachimetri oltre i 200 km/h per
pulire le candele. Ci fermiamo prima di Aosta in un benzinaio Agip
a far benzina e prendere un caffè ed il gestore ci chiede
se siamo venuti su allegri. Noi gli rispondiamo:"abbastanza...
perché ???" "Ci sono 4 velox lungo la strada...
ma si dice che oltre i 200 km/h non riescono a fotografare."
Noi con le facce perplesse tiriamo un sospiro di sollievo siamo
andati a punte dai 230 ai 260.
Speriamo di non ricevere nessun reportage fotografico e continuiamo
per l'albergo. Andiamo a cena in un ristorante discreto… Domani
è di nuovo giornata di spostamento. Si và a trovare
il nostro amico a Bianzone, Francesco il mitico"Midalps"
!!!